Hinder, per l'umanità non c’è alternativa al dialogo interreligioso

 


Promuovere la cultura dell’incontro e del rispetto reciproco è l’obiettivo del Global Interfaith Summit, in corso oggi a Dubai, nell’ambito dell’Expo 2020, in occasione della Giornata internazionale della Tolleranza. Il vicario apostolico dell’Arabia meridionale: tutte le fedi vogliono arrivare ad un mondo più giusto e più pacifico.

Cercare e trovare un terreno comune, tra le persone di tutti i Paesi e di tutte le fedi, è possibile purché ci si rispetti in quanto uguali e, soprattutto, privi di sospetto e paura. È questa l’unica strategia per eliminare i conflitti a sfondo religioso. Una indicazione potente che si è sollevata da Dubai, dal Global Interfaith Summit, organizzato in occasione dell’odierna Giornata internazionale per la Tolleranza, presso il Padiglione italiano di Expo 2020. Per tutti i partecipanti il richiamo solenne è stato all’incontro, sempre negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi, del 4 febbraio 2019 quando Papa Francesco e il grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb firmarono il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, seguito pochi mesi dopo dall’istituzione dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana.

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