Messaggio Patriarcale per l'Inizio dell'Anno Ecclesiastico e Giorno della Salvaguardia del Creato



Messaggio Patriarcale per l'Inizio dell'Anno Ecclesiastico e Giorno della Salvaguardia del Creato

di S.S. il Patriarca Ecumenico Bartolomeo 1 settembre 2022


Eminentissimi Fratelli Vescovo e amati figli nel Signore,

 


Entrando oggi, per benedizione di Dio, nel nuovo anno ecclesiastico, onoriamo durante questa festa dell’Indizione il “Giorno della salvaguardia dell’ambiente naturale” e innalziamo preghiere di gloria e di grazie al Creatore si tutto per il “grande dono della creazione”.

E proclamiamo di nuovo ad alta voce, che il rispetto verso la creazione e la preoccupazione costante per la sua protezione appartengono al nocciolo della nostra identità Ortodossa, come una dei suoi elementi più preziosi. La Chiesa conosce ed insegna che causa della alienazione dell’uomo dalla creazione “assai buona” e dal prossimo è la “alienazione di Dio”. Rammenta coraggiosamente che non vi è autentica libertà senza la Verità e al di fuori della Verità, che è la forza che rende liberi per eccellenza. “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv. 8,32).

Da tre decenni e più, la Santa e Grande Chiesa di Cristo presenta con enfasi e dinamismo, attraverso molteplici iniziative il messaggio ecofilo dell’Ortodossia. Il 1° Settembre 1989 sarà l’inizio e rappresenterà per sempre l’avvio di un benedetto movimento, che ha prodotto molto frutto, ha messo in risalto le radici spirituali ed etiche e i parametri della distruzione dell’ambiente naturale, ha mobilitato persone e istituzioni, ha ispirato il restante mondo cristiano, ha mostrato la via per affrontare il grande problema, via che passa prima attraverso la comprensione del suo collegamento con la crisi della libertà umana e la necessità di un cambiamento radicale del modo di pensare e di comportamento davanti al creato, e poi attraverso l’azione comune di tutta l’umanità, date le dimensioni mondiali e le conseguenze tragiche del disastro ecologico. Un prezioso deposito per il futuro è costituito dalla importante produzione letteraria nel campo della ecologia teologica, in cui un posto centrale è occupato dagli studi dell’Eminentissimo Metropolita Giovanni di Pergamo, Professore ed Accademico. Una fonte inesauribili di ispirazione sarà costituita anche dai lavori dei nove Simposi ecologici internazionali in nave, ai quali hanno partecipato rinomati scienziati specifici e rappresentati della politica della cultura e dello spirito. Questi testi sono particolarmente utili anche nella educazione ambientale, che reclama un ruolo significativo nella attuale istruzione. Correttamente è stato detto che “nel futuro, una educazione senza un indirizzo ecologico sarà una parodia della educazione”.

Lo sviluppo continuo è a senso unico. Ciò che assicura l’equilibrio ecologico nel presente e costituisce una garanzia per il futuro, ha le proprie condizioni: l’ecologia economica, il cambiamento nella agricoltura e nella produzione biomeccanica, nella produzione e nell’uso dell’energia, nello spostamento e trasferimento di beni, in nuovi modelli di consumo, ecc. Purtroppo, spesso, i buoni propositi, le intese e le dichiarazioni, rimangono pura teoria, “grandi parole”, promesse da marinaio nei fatti, “assegni scoperti”, come è stato scritto. La umanità non si ravvede per il cambiamento climatico, per i catastrofici incendi, per la canicola, per i fenomeni delle inondazioni, per la riduzione violenta della biodiversità, l’inquinamento della atmosfera e dei mari, la deforestazione e le ripercussioni sociali della crisi ambientale, con prima la emigrazione di massa per motivi ambientali. Persiste a nutrire illusioni sulla capacità innata della natura di autoproteggersi e di superare le ferite generate dall’uomo. Sappiamo, ma continuiamo ad agire come fossimo disinformati, a respingere la verità che, in riferimento alla relazione con l’ambiente naturale, il tecnocrate contemporaneo e la nostra cultura che ha come centro la economia, non costituisce un progresso, in quanto la più grande distruzione dell’ambiente naturale è stata compiuta nella nostra epoca, un’epoca del predominio della scienza e dell’economia. Il cambiamento climatico è una grande catastrofe, provocata dalla irresponsabilità umana e dal modello senza via d’uscita della organizzazione della vita economica. Abbiamo un futuro, soltanto se comprenderemo che la protezione della integrità della creazione non solo non costituisce un ostacolo alla crescita economica, ma è il veicolo per un reale progresso.

Quest’anno, i festeggiamenti per il Giorno della protezione del creato risuonano insieme al rumore delle armi in Ucraina, col grido delle vittime della violenza bellica, coi bombardamenti delle città e delle infrastrutture, con la natura ferita ed i gemiti dei profughi. Ogni guerra è una catastrofe umana ed ecologica. La violenza che continua, oltre alle migliaia di vite umane che distrugge e all’inquinamento dell’ambiente naturale, costringe paesi e popoli a tornare a forme non favorevoli all’ambiente per garantire una sufficienza energetica. In questo modo, l’umanità entra in un nuovo circolo vizioso di catastrofici vicoli ciechi. Si conferma ancora il detto che l’homo sapiens anche oggi arriva a comportarsi in modo analogo all’ homo demens, come un ignorante e un folle.


Fratelli nel Signore e figli benedetti,


            Per la Chiesa, i beni del mondo, secondo una espressione più che teologica, “non sono semplicemente denari, una materia necessaria per le necessità individuali, ma fatti, ossia azioni – compiute da una Persona creatrice”. Tutte le opere del Signore benedicono inneggiano e sovresaltano Lui nei secoli, i cieli narrano la Sua gloria. Questo messaggio manifesta la sollecitudine della Grande Chiesa per la salvaguardia della creazione. La vita della Chiesa di Cristo è un assaggio di quanto aspettiamo come realtà nel Regno del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Strada facendo verso le cose Ultime, la Santa Chiesa offre al mondo come guida il Vangelo della grazia e la incrollabile certezza, che il male, sotto tutte le sue forme, non ha l’ultima parola nella storia.


            Concludendo, auguriamo un nuovo anno ecclesiastico lieto e che generi frutti, invocando su tutti voi, per la intercessione della Prima Santa la Vergine di Pammakaristos, la grazia ardente e la grande misericordia del fattore e redentore dell’intero creato, Cristo Dio, il principio e la fine della nostra fede immacolata, a Lui la gloria e la potenza nei secoli infiniti. Amen.


 


1° Settembre 2022


Il Patriarca di Costantinopoli


fervente intercessore presso Dio di tutti voi

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