Incontro sul tema del dialogo tra credenti e non credenti nell’ambito della promozione del bene comune presso l’Istituto Santa Lucia Filippini


 di Eva Muci

Il giorno 6 marzo 2023 si è svolto il secondo incontro con le ragazze e i ragazzi di varie classi dell’Istituto Santa Lucia Filippini di Nettuno (per il primo CLICCARE QUI), questa volta riguardante il dialogo tra credenti e non credenti, nell’ambito specifico dell’impegno trasversale di cura ed attenzione verso l’Altro. All’incontro, organizzato e promosso dalla Dirigente dell’Istituto Suor Fabiana Zivacudis, hanno partecipato in qualità di relatori Massimo de Magistris, vicedirettore dell’Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso della diocesi di Albano ed Eva Muci, studentessa universitaria in Scienze Storiche.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di incontrare nuovamente la diversità, ma questa volta non solo tra diverse tradizioni religiose, ma anche tra una tradizione religiosa come il cristianesimo e il fenomeno dell’ateismo, in un’ottica riconciliante e accogliente, che abbia come presupposto la messa al centro della promozione del bene comune, in ogni sua forma. Dopo una breve introduzione riguardo il tema della giornata, Eva Muci ha svolto un intervento circa l’amicizia che è stata definita “sul filo del sacro” tra il cantautore ateo Fabrizio de Andrè e il “prete di strada” Don Andrea Gallo, come esempio di un avvicinamento umano nel segno dell’impegno sociale e della dedizione agli emarginati e ai derelitti di ogni genere, a prescindere dalle rispettive convinzioni teologiche. A questo proposito l’intervento si è chiuso con il doveroso accenno alla tragedia dei migranti a largo di Crotone, e del significativo momento di raccoglimento e di abbraccio (sia letterale sia metaforico) tra il Monsignor Savino, vescovo di Crotone, e l’imam Bashar, guida della comunità musulmana della città.
Successivamente, Massimo de Magistris ha provveduto alla divisione in gruppi tra i ragazzi, e ha sottoposto loro uno scambio di lettere tra il direttore dell’Avvenire Marco Tarquinio e Alberto Massi, un “ateo praticante”, facendo sì che gli studenti potessero evidenziare e condividere con il resto dei partecipanti le loro impressioni, e soprattutto le parole-chiave che ritenevano fossero valide per rappresentare l’essenza del dialogo tra le due parti.


E’ stato arricchente constatare la profondità di riflessione dei ragazzi su un tema attuale come quello del rispetto delle diversità in un mondo via via più complesso, che richiede un impegno trasversale e collettivo, come si legge anche nell’enciclica di Papa Francesco Fratelli Tutti: Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli (FT 8).
Questo approfondimento collettivo ha reso partecipi i ragazzi e le ragazze dell’istituto, che si sono confrontati con i relatori e tra loro sull’importanza della messa al centro dell’Umanità nel suo complesso, come fattore imprescindibile e preliminare ad ogni ulteriore discorso sulla religiosità individuale.


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