Ucraina. Dai 100 preti denunciati ai monaci sfrattati: blitz contro la Chiesa filorussa

 

Il governo attacca la Chiesa ortodossa ucraina legata al patriarcato di Mosca. L'ultimatum: i religiosi lascino entro marzo il monastero-simbolo di Kiev. La folla contro le scelte del governo.

«Preghiamo affinché il Signore faccia cambiare idea a quanti vogliono che i nostri fratelli lascino questo monastero». È gremita la chiesa dell’Esaltazione della Croce mentre il metropolita Onufrij, primate della Chiesa ortodossa dell’Ucraina emanazione del patriarcato di Mosca, denuncia l’ultimatum del governo alla sua comunità. Se la celebrazione di due giorni fa doveva essere una prova di forza contro le autorità nazionali, è riuscita. Anche la piazza di fronte alla chiesa non riesce a contenere la folla di pellegrini sotto il nevischio che si allunga lungo le strade della fortezza religiosa di Pechersk Lavra. Due parole che stanno per “Monastero delle grotte” e che indicano nel centro di Kiev uno dei polmoni storici della spiritualità ortodossa slava.

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