Verso un mondo in dialogo. Evento presso il Liceo "A. Meucci" di Aprilia



di Michele Recano


Il giorno 13 marzo, presso il Liceo Statale “A.Meucci” di Aprilia, si è tenuto un incontro che ha avuto per tema la sfida del dialogo interreligioso, che ha avuto come protagonisti alcune classi quarte della scuola stessa (circa 140 ragazzi) e i giovani del gruppo “Identiche Diversità”, formatosi a seguito di un progetto del Comune di Albano Laziale, portato avanti dall’associazione “Religions for Peace”, partecipato anche dall’Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso della nostra Diocesi.

Il gruppo di cinque ragazzi è stato invitato dal vicepreside dell’istituto, prof. Giuseppe Cantone, nell’ambito di una serie di iniziative didattiche sul dialogo fra le fedi e le religioni per presentare agli alunni le proprie esperienze di vita e di dialogo concreto, come giovani, sia tra loro che nelle loro comunità, in questo momento storico particolare.


Siria, di fede islamica, Mara, di fede bahá'í, Laura, buddismo della Soka Gakkai, Elisa, di religione ebraica riformata e Michele, di fede cristiana cattolica, hanno ciascuno illustrato ai giovani studenti i contenuti della loro fede, l’importanza e la ricchezza del dialogo interreligioso e il loro approccio personale ad esso, formato nella loro concreta esperienza di cammino.

Dopo questo primo momento, è stata data la possibilità ai ragazzi, e agli insegnanti presenti, di interagire con domande o riflessioni; dallo scambio che ne è scaturito è emerso un vivo desiderio di comprendere a fondo la dimensione spirituale, di riscoprire l’interiorità tramite la comprensione degli elementi comuni tra le varie esperienze religiose e di fede, in un confronto aperto e inclusivo, con la valorizzazione anche delle differenze come dono di crescita.

In seguito, i ragazzi di “Identiche Diversità” hanno voluto aprire un confronto su un tema di attualità che interroga profondamente la coscienza di ogni persona di fede, la guerra. 

I ragazzi, dopo aver esposto le posizioni proprie della loro fede, hanno dialogato con  i giovani uditori, alcuni dei quali sono  intervenuti per rimarcare che, seppure la guerra sembra essere connaturata all’essere umano, il cammino per superare questa fonte di dolore e distruzione deve partire dai singoli, che, unendosi, possono contribuire a costruire una coscienza globale comune di ripudio di ogni violenza e di avanzamento, in ogni campo, dello strumento del dialogo per la risoluzione di ogni controversia, salvaguardando il prezioso tesoro di ogni vita umana.

Una mattinata intensa, che ha lasciato soddisfatti tutti, organizzatori, relatori e ascoltatori per il vicendevole arricchimento che ha portato questo esercizio concreto del dialogo e del confronto fra giovani di varie età che formano loro coscienza interiore.

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