Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani 2024: avviare processi












di Massimo de Magistris

Direttore Ufficio Ecumenismo e Dialogo interreligioso

Diocesi di Albano


Avviare processi: questo il trait d’union e la connotazione delle esperienze vissute quest’anno in Diocesi per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: non più sporadico, calendarizzato incontro annuale, ma concreta sinergia per costruire, uniti, percorsi di continuità e condivisione nel nostro territorio.

Il 19 gennaio presso l’Ospedale dei Castelli Romani, in un luogo apparentemente insolito per una veglia ecumenica di preghiera, insieme alle autorità e ai referenti della ASL Roma 6, al personale della struttura, al Vescovo Siluan della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, alle comunità evangeliche, ortodosse e cattoliche, a numerosi partecipanti nonché rappresentanti di altre tradizioni religiose, si è voluto pregare per ricordare la centralità dell’amore per Dio e per il prossimo - questo il tema annuale - proprio laddove si sperimenta quotidianamente la sofferenza, l’inquietudine, la morte ma anche la guarigione, la speranza e la vita. 

«Non poteva esserci luogo più adatto per questa celebrazione» ha condiviso il Vescovo Siluan durante la sua omelia, commentando la parabola del “buon samaritano”, con una semplicità ed una profondità che ha raggiunto immediatamente il cuore di tutti i presenti.

Avviare processi. La Diocesi, insieme alle altre chiese e alle altre religioni, entra ora in un dialogo operativo congiunto proponendo percorsi di cura integrale rivolti e pensati insieme alla ASL Roma 6, affinché la centralità della persona venga recuperata e reintegrata della sua fondamentale dimensione spirituale. La carità, col suo dinamismo universale, può costruire un mondo nuovo, perché non è un sentimento sterile, bensì il modo migliore di raggiungere strade efficaci (FT, 183).


Avviare processi. Ad Anzio, il 21 gennaio nella parrocchia San Benedetto, “scambio di pulpito”: il pastore Luca Negro della Comunità Evangelica Ecumenica di Albano ha tenuto l’omelia durante la celebrazione eucaristica e presto mons. Carlo Passamonti farà lo stesso durante il culto evangelico domenicale in una prospettiva di ospitalità reciproca, perché parlarsi è un conto, ma dar parola e fare spazio è diverso, e implica rispetto, fiducia e apprezzamento sincero.

Il processo è avviato: «l’unità non è uniformità, ma armonia nelle differenze» (Papa Francesco, cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, ad Awali, 4 novembre 2022). 









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