Celebrazione natale bahá’í
di Paola Franci
referente comunità bahá’í di Albano Laziale
La comunità bahá’í di Albano Laziale e dintorni ha celebrato la nascita delle due figure che hanno dato inizio alla fede bahá’í, il Báb e Bahá’’lláh, il primo nel ruolo di araldo (Báb significa Porta), destinato ad aprire un varco nel mezzo dell’Islam sciita per condurre alla Manifestazione divina di Bahá’u’lláh, autore di una rivelazione indipendente e diretta a tutta l’umanità. Una breve introduzione storica a cura di Guido Morisco ci ha condotti nell’Iran del XiX secolo, un paese che, nonostante il suo glorioso passato, registrava diffusa ignoranza e sottomissione all’arbitrio dello Shah, dei suoi familiari e del clero. In questo luogo e in questo periodo storico ha avuto origine la Fede bahá’í, immediatamente osteggiata dalle autorità politiche e religiose, preoccupate dal numero e dalla determinazione dei seguaci, da un credo che si basava sulla libera e indipendente ricerca della verità, senza un clero intermediario, che proclamava la parità di genere e gettava le basi per il riconoscimento dell’unità del genere umano. Ricordare ogni anno la nascita di queste due figure che hanno sacrificato la propria esistenza per portare un messaggio di pace e di rinascita, subendo il martirio il Báb e quaranta anni di cattività ed esilio Bahá’u’lláh, significa rinnovare la propria dedizione al servizio dell’umanità, al superamento dei pregiudizi e riflettere sulle sfide che il tempo attuale ci pone. All’introduzione storica è seguita la lettura di una preghiera per la pace e di brevi frasi estrapolate dagli Scritti di Bahá’u’lláh, tra cui la seguente “Coloro che sono pervasi di sincerità e fedeltà devono associarsi a tutte le genti e le tribù della terra con gioia ed esultanza, poiché lo stare assieme ha sempre promosso e continuerà a promuovere l’unità e la concordia, che a loro volta contribuiscono al mantenimento dell’ordine del mondo e alla rigenerazione dei popoli”. La piccola comunità bahá’í locale vuole simbolicamente associarsi “a tutte le genti” e ama condividere queste ricorrenze speciali nella vita dello spirito con amici e parenti, offrendo un momento conviviale che va oltre la mera degustazione del cibo, rafforza i legami di affetto e lascia il ricordo di una serena accoglienza.
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